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CENTERED YOGA

Che cos’è il Centered Yoga?

UN PONTE DAL MONDO ANTICO VERSO IL FUTURO

Il Centered Yoga è un metodo messo a punto da Dona Holleman in 60 anni di studio, pratica e insegnamento nel mondo dello yoga. Nato come un’interpretazione personale del metodo Iyengar a seguito della sua esperienza diretta con l’insegnamento ricevuto dal suo grande e unico maestro B.K.S. Iyengar, nel Centered è poi confluita tutta la formazione spirituale e ‘mentale’ di Dona. Battezzata nella religione teosofica incontra e segue, fin da adolescente, gli insegnamenti di Krishnamurti e studia i testi sciamanici di Castaneda da cui trae la sua filosofia di vita e di insegnamento. Il Centered, inoltre, si arricchisce, nella struttura teorica descritta negli Otto Principi Vitali della Pratica, del lavoro sulla respirazione nato dall’amicizia con Vanda Scaravelli. Dona ha dato corpo femminile al metodo Iyengar e, profondamente ispirata dalla lettura del testo The thinking body di Mabel Todd, ha messo al centro del sistema la cura e il rispetto per il corpo secondo le leggi anatomiche naturali che lo governano. Al centro della pratica c’è l’essere umano nella sua totalità come un meraviglioso strumento di equilibrio.

Il Centered Yoga si basa su Gli Otto Principi Vitali della pratica:

1. Lo stato meditativo della mente, ovvero il non-fare della mente
2. Il rilassamento, ovvero non fare del corpo fisico
3. L’intento, ovvero il non fare della visualizzazione
4. Il radicamento, ovvero l’uso della gravità
5. La centratura, ovvero la consapevolezza dell’hara
6. L’allineamento
7. La respirazione
8. L’allungamento

Negli anni ’60 Dona incontra Krishnamurti, con cui intrattiene lunghe conversazioni a Gstaad in Svizzera, e dall’insegnamento del quale mutua il concetto di mente meditativa e totale attenzione o ‘non-fare’ della mente, ossia affidarsi al cervello antico per eseguire gli asana, contrapposto a quello moderno del pensiero. Mentre nei Sutra di Patanjali (Dhyana) questo concetto è un punto d’arrivo della pratica, per Dona è il fondamentale punto di partenza.

Grazie a Krishnamurti Dona conoscerà B.K.S. Iyengar e, in due momenti diversi nel 1964 e nel 1969, si recherà in India per ricevere da lui il prezioso insegnamento diretto maestro allieva. Da lui apprenderà la disciplina tradizionale e le tecniche fisiche della pratica dell’hatha yoga, da cui ricaverà i principi dell’allineamento e dell’allungamento.

Sarà lei a introdurre per la prima volta l’hatha yoga nello stile Iyengar in Europa, infatti tra il 1964 e il 1969 fonda il B.K.S. Iyengar Yoga Work Group nei Paesi Bassi e inizia a formare insegnanti. Lavora con Victor van Kooten, Angela Farmer, John Schumacher, Patricia Walden, Maxine Tobias, Mary Stewart, Gabriela Giubilaro, Emilia Pagani e molti altri.Negli anni ‘80 prenderà le distanze dalla comunità internazionale Iyengar, continuando però a seguire nella sua pratica e nei suoi studi i fondamenti dell’insegnamento ricevuto dal grande maestro, invitando tutti i suoi allievi a seguire la tradizione pura e originaria del metodo.

A Castaneda e all’antica saggezza sciamanica di Don Juan, si ispira per il suo terzo principio vitale, l’intento. Ossia la Forza che muove l’Universo e che viene usata per eseguire gli asana visualizzando il processo di ciò che deve avvenire.